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Cultura domenica 11 ottobre 2020 ore 11:20

Villa romana delle Grotte, novità dagli scavi

Scavi villa romana delle Grotte a Portoferraio
Durante gli scavi alla Villa romana delle Grotte a Portoferraio

Il gruppo di ricerca dell'Università di Siena e il gruppo Aithale hanno indagato la zona termale della villa portando alla luce nuovi reperti



PORTOFERRAIO — Si è conclusa la campagna di scavi archeologici alla Villa romana delle Grotte che ha visto la partecipazione di un gruppo di ricercatori dell'Università di Siena, del gruppo archeologico Aithale e con la collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno, con la supervisione della dottoressa Lorella Alderighi.

Veduta dalla Villa romana (foto di Matteo Migliozzi)

Gli scavi che sono durati cinque settimane si sono svolti secondo le norme anti-Covid e hanno coinvolto un gruppo di circa 10 persone, responsabile del progetto l'archeologo Franco Cambi, docente dell'Università di Siena, supportato dai direttori dello scavo Laura Pagliantini ed Edoardo Vanni. Cambi nell'introdurre il lavoro effettuato sul campo ha spiegato che gli scavi quest'anno si sono concentrati sulla zona termale della Villa romana che risulta la parte più recente fra le costruzioni. Inoltre ha sottolineato come nella struttura della Villa si sia trovato il modo di sfruttare l'acqua per i vari usi e in vari modi. 

Il professor Franco Cambi (foto di Matteo Migliozzi)

La ricostruzione digitale della Villa

Cambi ha inoltre sottolineato che sulla Villa romana delle Grotte e sul suo utilizzo rimangono ancora molti interrogativi aperti ma è fiducioso che presto si possa arrivare a trovare la soluzione. A questo proposito l'archeologo ha anche detto che sono stati trovati vari reperti durante lo scavo, fra cui frammenti di piccole anfore del periodo medievale. Si aprirebbe quindi un altro campo di indagine che porterebbe quindi ad indagare la frequentazione della villa in epoca medievale, scoperta che rappresenta una vera novità. Cambi ha infine sottolineato l'imponenza monumentale della Villa romana e la necessità di capire le funzioni dei vari ambienti.

L'archeologo e ricercatore Edoardo Vanni (foto di Matteo Migliozzi)

L'archeologo Edoardo Vanni, ricercatore all'Università di Siena e direttore degli scavi insieme all'archeologa e ricercatrice Pagliantini, invece ha spiegato i dettagli delle zone che sono state indagate e ha raccontato di un'importante scoperta che riguarda alcune tessere di mosaico bianche a forma di parallelepipedo, rinvenute in un piano crollato della Villa, e di varie trasformazioni che proprio la zona termale avrebbe avuto nel tempo. Trasformazioni che saranno indagate attraverso la tecnologia e le analisi in laboratorio dei materiali rinvenuti. La zona del ritrovamento del mosaico è stato comunque ricoperta in attesa di procedere ad un ulteriore indagine che si svolgerà probabilmente il prossimo anno.

I reperti e le tessere del mosaico (foto di Matteo Migliozzi)

Nel frattempo i rilievi hanno permesso di ricostruire in modo digitale la struttura della Villa romana delle Grotte. Inoltre è anche stata realizzata un'audioguida con Qr Code a cura dell'archeologa Laura Pagliantini.

L'assessora Nadia Mazzei e Angelo Banfi del Direttivo del Pnat(foto di Matteo Migliozzi)

A partire dal 2016 l’impegno della Fondazione Villa romana delle Grotte (costituita nel 1996) e del Comune di Portoferraio ha permesso di migliorare la fruizione dell’area e ha posto le basi per la costituzione di un vero Parco Archeologico, al fine di implementare l’investimento culturale sul territorio. Anche per questo anno il Comune di Portoferraio ha dato il suo sostegno alle attività.

(foto di Matteo Migliozzi)

A questo proposito Cecilia Pacini, presidente della Fondazione della Villa romana delle Grotte, ha spiegato a QUInews Elba che "la Fondazione ha scelto di devolvere la donazione tedesca ricevuta nel dicembre 2018 principalmente per la ricerca. 3/4 dei fondi sono destinati alla ricerca, 1/4 circa alla valorizzazione".

Cecilia Pacini, Angelo Banfi e Paolo Gasparri (foto di Matteo Migliozzi)

"L'attività di ricerca, che in questo caso è guidata dal gruppo Aithale, che si occupa di archeologia dell'isola d'Elba  - ha sottolineato Pacini - non si limita solo alla Villa delle Grotte ma riguarda la Rada di Portoferraio e comprende vari aspetti. Per questo indirizzo la Fondazione dall'inizio della nuova gestione della Villa insieme al Comune di Portoferraio, ha avuto subito una direzione scientifica, resa possibile anche per la collaborazione con l'associazione Italia Nostra. Al momento dell'approvazione del progetto Smart, Sistema museale dell'Arcipelago toscano, la Villa romana delle Grotte è uno dei pochi istituti culturali ad avere una direzione scientifica".


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