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Attualità domenica 31 marzo 2019 ore 15:45

​Sistema Elba, il progetto della Fondazione

A sinistra Gabriele Cané, a destra Marco Mantovani

Nel convegno organizzato dalla Fondazione Elba sono emerse luci e ombre per la valorizzazione dell'Elba e la necessità di una unità amministrativa



PORTOFERRAIO — Numeroso il pubblico presente al convegno organizzato dalla Fondazione Isola d'Elba onlus “Sistema Elba: un'idea, un valore”, che si è svolto ieri a Portoferraio. In sala però la maggior parte del pubblico era composta da imprenditori elbani e rappresentati delle associazioni di categoria, pochi invece i semplici cittadini.

Durante il convegno sono state molte le persone ad  intervenire per raccontare la loro esperienza legata all'isola d'Elba. Fra i relatori Paolo Ferruzzi, architetto, già docente di scenografia, attualmente imprenditore, Antonio Arrighi, imprenditore, Michele Cervellino, guida per le escursioni cicloturistiche, Vanessa Bay, direttrice di Travel News, Luca Bartolini, presidente di Banca dell'Elba, Maria Grazie Battaglini e Enzo Giorgio Fazio, dirigenti scolastici, Nunzio Marotti, docente, Claudio Boccardo, Amministratore di Alatoscana spa, Maria Luisa Chiappa, presidente dell'associazione Elba Sanità, Fabio Murzi, imprenditore.

Maria Luisa Chiappa durante il suo intervento

Sono inoltre intervenuti per le istituzioni Roberto Marini, assessore a Cultura e turismo del Comune di Portoferraio, Gianni Anselmi, consigliere regionale e presidente della Commissione Sviluppo economico e rurale, Cultura, istruzione e formazione del Consiglio regionale della Toscana e Mario Ferrari, sindaco di Portoferraio.

Marco Mantovani, titolare di Locman e presidente della Fondazione Elba, ha aperto il convegno sottolineando la necessità dell'Elba di “fare sistema” e auspicando anche una unità amministrativa dell'isola. Mantovani ha inoltre sottolineato il fatto che per uno sviluppo dell'Elba è necessario prima di tutto il miglioramento delle condizioni di vita dei suoi abitanti, con un'attenzione particolare all'ambiente, alla sanità e ai trasporti. Questo per evidenziare il fatto che in realtà sono gli abitanti i migliori testimonial dell'Isola e sono loro che possono contribuire a renderla desiderabile per viverci agli occhi del visitatore.

Le esperienze esposte hanno spaziato dalla cultura come opportunità imprenditoriale, alla sanità, ai problemi dei trasporti fino alla necessità sottolineata di salvaguardare l'ambiente e la natura, rendendo il territorio però più accessibile e ricco di informazioni per chi voglia conoscerne i vari aspetti attraverso differenti percorsi storici, naturalistici e culturali.

Paolo Ferruzzi, raccontando i suoi progetti di Casetta Drouot e dell'Accademia del bello ha posto sotto i riflettori le enormi potenzialità turistiche e culturali legate all'isola d'Elba. Antonio Arrighi invece ha spiegato i suoi progetti sperimentali del vino in anfora e del vino legato al mare attraverso un progetto che collega idealmente l'isola greca di Chio all'Elba.

Un altro elemento emerso dai racconti di Ferruzzi e di Arrighi riguarda il fatto che i loro progetti sono nati come vera e proprio sfida e come scommessa. 

Gli imprenditori elbani Ferruzzi, Arrighi e Murzi, hanno sottolineato il fatto che i successi delle loro attività, anche se legate ad un particolare luogo dell'Elba come Marciana Marina, Poggio e Porto Azzurro, in realtà hanno dato visibilità esterna all'Elba tutta perché fuori dell'isola l'immagine è una e, anche dal punto di vista mediatico, non vengono percepite le differenze fra un territorio e l'altro.

I primi cinque relatori

Fra i vari interventi molto interessante è stato anche quello di Vanessa Bay, professionista svizzera direttrice del portale on line Travelnews, che ha unito gli aspetti emozionali, legati alla sua esperienza di vacanza pluriennale all'Elba, a quelli professionali. 

Bay nel suo intervento ha rivolto un appello agli elbani a trovare un giusto equilibrio fra sviluppo e unicità del territorio, spiegando di aver visto molte località turistiche che si sono snaturate e hanno perso il loro fascino mentre l'Elba negli anni ha mantenuto la sua identità che deve tutelare perché la rende diversa da altre mete. Per Bay l'Elba deve puntare alla qualità nel turismo, migliorando i servizi e la cura del territorio e ampliare la stagione turistica, dato che il clima e la natura dell'isola lo permettono, soprattutto grazie alle opportunità di attività come il bike, il trekking e la buona cucina con un target rivolto alle famiglie.

Claudio Boccardo, amministratore di Alatoscana spa, che gestisce l'aeroporto elbano ha evidenziato la necessità di riattivare e consolidare i collegamenti aerei fra l'Elba e la penisola, sottolineando la necessità di un sostegno anche da parte degli operatori economici elbani, dopo che il bando per la continuità territoriale è andato deserto (leggi qui).

Luca Bartolini, presidente della Banca dell'Elba ha invece invitato a riflettere se l'idea di un sistema isola sia effettivamente un valore legato all'identità che può quindi essere riempito di contenuti e di azioni concrete per lo sviluppo economico dell'isola.

I due dirigenti scolastici elbani presenti, pur raccontando anche progetti di successo delle loro scuole, hanno però sottolineatola difficoltà di avere un dialogo costante con tutte le istituzioni elbane, spiegando che molti dei loro progetti devono comunque essere inserite nel territorio di riferimento.

Nunzio Marotti, docente dell'Isis Foresi ha raccontato da un lato l'esperienza di mobilitazione degli studenti elbani relativamente all'ambiente, anche con azioni di stimolo per un'isola "plastic free" e sottolineato uno dei gravi disagi percepito dagli studenti stessi che consiste nella non adeguatezza dei collegamenti pubblici su gomma fra i vari paesi dell'Elba.

Maria Lusia Chiappa, presidente del Comitato Elba Sanità, e coordinatrice del settore Sanità della Fondazione, ha raccontato la sua esperienza nella difesa dei diritti degli elbani con l'attivazione di un importante dialogo con le istituzioni e in particolare con la Regione Toscana, ottenuto con studio e  determinazione da parte dei vari rappresentanti del Comitato.

Il giornalista Gabriele Canè, coordinatore del convegno, come anche altri relatori, ha messo in evidenza la necessità di un Comune unico che potrebbe fare la differenza per la vera costruzione di un “sistema Elba”. Non sono mancati i riferimenti alla figura di Napoleone e al suo soggiorno elbano in cui l'Elba fu unita amministrativamente, anche se, va ricordato che a quel tempo l'Elba su trasformata in principato con sovrano Napoleone ma fu organizzata in 11 municipi con a capo altrettanti Maire (sindaci).

Gianni Anselmi,in rappresentanza della Regione Toscana, ha invece evidenziato come la Regione si sia sempre mossa ascoltando le richieste che venivano dal territorio attraverso la collaborazione con le istituzioni elbane. Anselmi ha però sottolineato la necessità che l'Elba si doti di un ufficio per intercettare i fondi comunitari e proponga progetti sovracomunali ma anche anche auspicato che tutti i Comuni elbani lavorino ad un piano strutturale unico dell'Elba, dato che le caratteristiche e la realtà dell'isola lo permettono.

Grandi assenti in questo convegno, come ha sottolineato nel suo intervento Roberto Marini, assessore alla Cultura e al turismo del Comune di Portoferraio, i rappresentanti degli altri Comuni elbani, tranne quello di Marciana. Marini ha inoltre evidenziato la necessità di riattivare i collegamenti aerei fra l'Elba e la penisola chiedendo alla Regione maggiori risorse per il prossimo bando, avanzando l'ipotesi di un bando da 6 milioni di euro.

Mario Ferrari, sindaco di Portoferraio, parlando del concetto di identità degli elbani ha sottolineato come esso sia di tipo "bipolare" perché all'esterno gli elbani si sentono di appartenere all'isola ma sul territorio poi si dividono per i vari "campanilismi". Ferrari ha anche ricordato di come negli anni siano falliti vari progetti comprensoriali ma ha però sottolineato l'importanza di valorizzare due elementi importanti richiami per valorizzate l'identità e l'unione dell'Elba: Napoleone e le miniere dell'isola.

L'obiettivo della Fondazione Elba, emerso anche in questo convegno, è quella di stimolare l'avvio di forme di partenariato fra istituzioni pubbliche e imprese private del territorio per la costituzione di reti e modelli gestionali innovativi e sostenibili per la crescita sociale, culturale ed economica dell'Isola, attraverso gli strumenti della promozione e del marketing territoriale. Tutto ciò con un percorso di partecipazione che coinvolga le varie parti sociali dell'isola e i cittadini. 

Valentina Caffieri
© Riproduzione riservata


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