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Cronaca mercoledì 14 novembre 2018 ore 19:37

Pesca: strumenti vietati e un diportista multato

Foto di repertorio

Il resoconto di due interventi della Guardia costiera durante i controlli per tutela del mare e sicurezza della navigazione nell'Arcipelago toscano



PORTOFERRAIO — Oggi il personale della Guardia costiera di Portoferraio a bordo della motovedetta CP 725, durante le operazioni di controllo ambientale, nell’ambito della convenzione con il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, presso le isole di Pianosa e Montecristo, ha rinvenuto numerosi strumenti da pesca, comunemente denominati “cannizzi”. 

Si tratta di dispositivi rudimentali rinvenuti in mare, come spiegano dalla Capitaneria di porto di Portoferraio, che erano posizionati probabilmente da pescatori non professionisti, che erano formati da foglie di palma, da diversi contenitori in plastica di varie forme e dimensioni oltre ad alcuni sacchi sempre in plastica.

Si tratta di dispositivi molto comuni soprattutto nel Sud Italia, che risultano non conformi alla vigente disciplina in materia di attrezzi da pesca e sono perciò vietati sia a tutela della risorsa ittica sia dell’ecosistema marino. Sono sistemi che rappresentano una subdola trappola per i pesci, attirandoli in superficie per effetto dell’ombra creata, per poi catturarli con reti ad essi collegati tramite delle cime.

I “cannizzi” rinvenuti presso le acque circostanti l’isola di Montecristo sono stati rimossi anche per evitare pericoli per la sicurezza della navigazione. 

Nella stessa giornata il conduttore di una imbarcazione da diporto, che si trovava all’interno del porto di Portoferraio, intento nell’esercizio della pesca, è stato sanzionato da militari a bordo del battello pneumatico della Guardia costiera di Portoferraio. 

A questo proposito la Capitaneria di porto di Portoferraio ricorda che la pesca all’interno delle acque portuali, della rada e del canale d’accesso al porto è vietata principalmente per motivi di sicurezza della navigazione, in base all’ordinanza n. 147 del 2005, consultabile sul sito della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Portoferraio.


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