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Attualità venerdì 13 maggio 2016 ore 15:01

Lo sceicco del City ha salvato i tomi di Napoleone

L'ambasciatore degli Emirati Arabi Uniti Sager Nasserahmed Abdullah Al Raisi (a sx)

Presentato questa mattina il recupero e la digitalizzazione della biblioteca napoleonica, il progetto nato da una visita dello sceicco Mansour



PORTOFERRAIO — Una visita occasionale, uno sguardo di passaggio è stata la scintilla che ha portato, un anno dopo, alla delle più importati opere di recupero e salvaguardia di un patrimonio storico e culturale elbano.

E' stata infatti la visita nell'estate del 2015 dello sceicco Manṣūr bin Zāyed Āl Nahyān, uno degli uomini più ricchi al mondo e proprietario, fra le altre cose, della squadra del Manchester City, a dare il via al progetto di cooperazione fra Italia e Emirati Arabi Uniti, chiamato Progetto Napoleone: la digitalizzazione integrale dei 982 volumi che l'imperatore lasciò in dono alla città di Portoferraio quando fuggì dall'esilio.

La presentazione, avvenuta questa mattina nella Villa dei Mulini, ha visto la presenza non annunciata dell’ambasciatore degli Emirati Arabi Uniti sua eccellenza Sager Nasserahmed Abdullah Al Raisi, accompagnato da Abdulla El Reyes, direttore generale degli Archivi Nazionali degli Emirati Arabi Uniti, Stefano Casciu, direttore del Polo museale regionale della Toscana, Majid Al Mehairi, Executive Director, Abdulaziz Al Raisi, Administrative Development Adviser, Farhan Al Marzooqi, Director of Corporate and Community Outreach Department e Hamad Al Mutairi, Acting Director of Archives Department. 

A fare gli onori di casa Mario Ferrari, sindaco di Portoferraio, Roberto Marini, assessore alla cultura e la direttrice dei Musei napoleonici Antonia d’Aniello.

In seguito all'interessamento dello sceicco, il cui ritorno sull'isola non è escluso, gli Archivi Nazionali, divisione del Ministero degli Affari Presidenziali degli Emirati Arabi Uniti, hanno manifestato la volontà di intervenire per il recupero e il miglioramento delle condizioni dei volumi della Biblioteca di Napoleone, in deposito permanente al Museo Nazionale delle Residenze Napoleoniche, Villa dei Mulini. 

Ciò ha dato vita, il 12 agosto 2015 con la sigla dei contratti a Portoferraio, al Progetto Napoleone nato nell’ambito dell’Accordo di Cooperazione tra il Governo della Repubblica Italiana e il Governo degli Emirati Arabi Uniti, siglato il 22 novembre 2012, che prevede la collaborazione tra i due paesi a fini di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale. Ad esso ha fatto seguito un Accordo Tecnico sottoscritto il 6 ottobre 2014 fra il Ministero dei Beni e le attività Culturali e del Turismo e gli Archivi Nazionali degli Emirati Arabi Uniti per la creazione di una biblioteca digitale. 

Il Progetto Napoleone, interamente finanziato dagli Archivi Nazionali, nasce con l'obiettivo di presentare, far scoprire e mettere a disposizione del pubblico la collezione di libri in formato interamente digitale: nel progetto è stato previsto, oltre al recupero e al miglioramento delle condizioni dei volumi della biblioteca, la loro digitalizzazione e l’implementazione di un sistema informatico documentale che ne consente la consultazione senza dover più accedere fisicamente ai preziosi volumi.

La biblioteca digitale sarà consultabile attraverso due postazioni collocate una nella Villa dei Mulini e l’altra nella Biblioteca Comunale di Portoferraio. È prevista, inoltre, l’istallazione di un ulteriore totem divulgativo all’interno del Museo che conterrà informazioni relative alla storia e ai contenuti della biblioteca oltre a una breve descrizione del progetto di recupero, digitalizzazione e fruizione della biblioteca. I contenuti del totem divulgativo saranno presentati in tre lingue (italiano, inglese e francese). 

All’inizio del progetto, i volumi erano in un discreto stato di conservazione, con depositi di polvere sulle coperte e sul corpo librario. L’usura dei dorsi e delle coperte ha reso necessario un intervento di ricondizionamento e pulitura sugli stessi. Si sta intervenendo, inoltre, sulle copertine in pelle con una ripresa delle parti mancanti e un consolidamento delle dorature. Alcuni libri, tuttavia, si presentavano in condizioni più critiche essendo stati aggrediti da muffe. Su questi volumi si sta eseguendo un ulteriore intervento di conservazione delle pagine, con l'impiego di carta giapponese per il reintegro delle parti mancanti o danneggiate. Si è scelto di effettuare l’intervento conservativo all'interno del Museo di Villa dei Mulini consentendo così di non spostare i volumi dalle sale espositive. È stato quindi allestito un laboratorio al secondo piano del Museo in cui la società Masi sta eseguendo gli interventi di ricondizionamento dei volumi. 

Le oltre 450.000 pagine che costituiscono i 982 volumi della biblioteca sono in corso di scansione attraverso l’impiego di due scanner planetari, strumenti specializzati per l’acquisizione ottica di materiale storico. Dopo la scansione dei volumi pagina per pagina, i tecnici operatori inviano il materiale acquisito nei centri di elaborazione dati di CSA per la lavorazione delle immagini digitalizzate e l’archiviazione sul sistema informatico di gestione documentale. I visitatori hanno inoltre la possibilità, durante la loro visita, di visionare i lavori di digitalizzazione. 

Abdulla El Reyes, Direttore Generale degli Archivi Nazionali degli Emirati Arabi Uniti, ha affermato: "Dopo aver firmato l'accordo per il restauro della Biblioteca di Napoleone all'Isola d'Elba riteniamo nostro dovere monitorare e supervisionare l'andamento del progetto, sia per quanto è già stato fatto, sia per pianificare le fasi successive e acquisire copie digitali dei materiali restaurati.” 

"Il risultato del progetto di recupero - ha poi continuato - e digitalizzazione della Biblioteca di Napoleone rispecchia l'interesse degli Emirati Arabi Uniti per la cultura, che non conosce confini e dovrebbe anzi promuovere il dialogo tra le civiltà del mondo, permettendoci di guardare all’attività dell'uomo nel corso dei periodi storici". 

Il Direttore Generale degli Archivi Nazionali ha confermato che: "L'acquisizione delle copie digitalizzate dei libri e dei manoscritti da parte degli Archivi Nazionali è da considerarsi un arricchimento culturale per gli Emirati Arabi Uniti, che così apportano alla Biblioteca degli Archivi Nazionali preziosi documenti e materiali per gli studiosi e per tutti gli interessati alla storia dell'umanità".


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