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Politica martedì 01 marzo 2016 ore 17:24

Le amministrazioni "di sbarco" fanno fronte comune

Azione congiunta delle amministrazioni di Portoferraio, Campo nell'Elba e Rio Marina per fissare le priorità del contributo di sbarco



PORTOFERRAIO — Nel panorama liquido della politica elbana impegnato sulla diatriba relativa al contributo di sbarco si è creato un nuovo fronte: si tratta dei "Comuni di sbarco", quelle amministrazioni cioè che accolgono materialmente i turisti in arrivo sull'isola.

Si tratta, come è noto, di Portoferraio e Rio Marina per gli ingressi navali e Campo nell'Elba per quelli aerei. Una nuova saldatura istituzionale che si contrappone a questo punto a Capoliveri, con le altre quattro amministrazioni alla finestra a cercare di capire quale nuovo sviluppo prenderà al vicenda.

Si è passati così dal sette contro uno con Capoliveri a guidare la carica contro il solo Portoferraio, allo scontro a tre con Portoferraio, Capoliveri e Campo nell'Elba ognuna relatrice di una diversa proposta fino a arrivare al recente riposizionamento delle truppe in campo.

I tre sindaci firmano una nota comune dove ribadiscono i punti di distanza dalla proposta barbettiana e cioè attenzione moderata alla promozione e virata decisa verso ambiente, rifiuti e infrastrutture, il tutto da gestire in maniera associata.

Ora il cerino rimane in mano al sindaco Barbetti che dovrà decidere se capitolare e allinearsi al nuovo triumvirato oppure decretare ufficialmente lo scioglimento della Gestione Associata così come la conosciamo e cioè incentrata sulla promozione turistica.

Ecco il testo integrale della lettera che Mario Ferrari, Lorenzo Lambardi e Renzo Galli hanno recapitato ai colleghi:

"Gentili colleghi Sindaci, 

con la nuova normativa che, ricordiamo, istituisce ex novo il contributo di sbarco, viene offerta, alle isole minori, e quindi ai territori disagiati, la possibilità non solo di fare promozione come era fino ad oggi, ma di avere gli strumenti economici per portare avanti tutte quelle azioni necessarie a far crescere la qualità dell’offerta complessiva per gli ospiti e per chi decidere di vivere all’Elba, quindi la qualità del nostro territorio. 

Contributo di sbarco vuol senza dubbio dire tutto questo. Naturalmente siamo convinti che si debba continuare a fare promozione, ma nell’ambito di un’azione più articolata e complessa, all’interno di un novo contenitore che vede anche altre finalità, nel rispetto della nuova normativa. 

E’ sicuramente auspicabile, che ciò avvenga in modo associato tra i Comuni dell’Elba condividendo tutti gli obiettivi e le finalità di impiego del contributo. I Comuni firmatari di questo comunicato sono stati sollecitati nelle settimane scorse ad adottare il nuovo regolamento e a sottoscrivere la nuova convenzione, con contenuti però, non in linea con la nuova norma e prendendo come base la vecchia convenzione della gestione associata del turismo che, si presenta molto distante concettualmente dalla nuova normativa istitutrice del Contributo di sbarco. 

L’imposta di sbarco aveva il suo focus nella promozione, il contributo affronta invece anche un’altra grande questione: quella dell’accoglienza, che a nostro modi di vedere vuol dire attenzione alle infrastrutture, alla gestione del ciclo dei rifiuti, all’ambiente e alla sicurezza urbana.

Purtroppo su questi aspetti e su quelli di governance si è consumata una frattura, inaspettata quanto dolorosa per noi e per i cittadini e le categorie che guardano agli enti che amministriamo con speranza per il futuro e con il desiderio che non venga sprecata questa grande occasione di sviluppo.

La proposta che avanziamo va nel senso del superamento delle criticità, non abdicando però per nessuna ragione al rispetto della nuova normativa. I nostri Comuni, sede di sbarco portuale e aeroportuale e che quindi affrontano per primi le problematiche create dai flussi turistici, sono i più interessati a raggiungere un accordo che affronti i nuovi temi imposti dalla legge.

Pertanto, si confida in un incontro risolutivo dove i temi della promozione e dell’accoglienza e della relativa governance siano affrontati complessivamente, mettendo l’accento sulle nuove modalità di gestione associata in esecuzione della Legge 221 del 28/XII/2015".


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