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Cultura venerdì 03 giugno 2016 ore 18:05

Esperti dal ministero per l'archeologia elbana

​Sabato 4 giugno si terrà nella sede del Parco un incontro per parlare di cultura e paesaggio, con il contributo del MiBact e di Italia Nostra



PORTOFERRAIO — Non si parlerà solo del restauro della fortezza del Volterraio, si parlerà del ruolo dell’Ente Parco nella tutela e valorizzazione del nostro paesaggio e del patrimonio storico e artistico. Il restauro del Volterraio (insieme alla riapertura della Villa romana delle Grotte grazie all’ingresso del Comune di Portoferraio nella Fondazione omonima, e la partecipazione nel Cammino della Rada nato grazie all’iniziativa di quattro associazioni) è lo spunto per discutere di un’area più vasta, l’Arcipelago Toscano, abbracciato da un Parco che è l’unico ente pubblico che comprende come realtà unica e indivisibile il nostro arcipelago. 

"In dettaglio - spiegano da Italia Nostra - faremo un volo sopra la Rada di Portoferraio, analizzata, amata, preziosa, con una spiegazione corale di un archeologo e un geologo, Franco Cambi e Marco Benvenuti, che hanno dedicato anche alla didattica con le scuole locali un’attenzione speciale". 

Viene all’Elba per condividere idee e proposte il presidente del Consiglio Superiore per i Beni Culturali e Paesaggistici, organo consultivo del Mibact, l’archeologo Giuliano Volpe. Il suo libro dal titolo "Patrimonio al Futuro. Un manifesto per i beni culturali e il paesaggio" è disponibile da Il Libraio di Portoferraio e presso l’Ente Parco nella mattina del 4 giugno. Viene all’Elba anche un altro archeologo, Valentino Nizzo, responsabile comunicazione della Direzione Generale Musei del MiBACT che ha assistito alle lezioni dei giovani archeologi degli scavi di San Giovanni ai quasi 1.500 studenti elbani dello scorso autunno. 

"Studio educazione e istruzione - continuano dall'associazione - non dovrebbero mai prescindere dal diletto e dall’apprendimento  esperenziale. Obiettivi che oggi troviamo recepiti nel decreto ministeriale sui Musei. La riforma Franceschini, innovativa, ma anche controversa, è nata per ridisegnare il ministero del futuro a quarant’anni dall’istituzione del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali nato nel dicembre 1974 grazie al suo primo ministro Giovanni Spadolini. È del 17 maggio l’accordo triennale di valorizzazione del patrimonio culturale tra Regione Toscana e MiBact, definito un riferimento per tutte le regioni italiane".


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