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Politica venerdì 22 novembre 2019 ore 07:32

Degrado Coppedè, "Necessarie soluzioni rapide"

La discarica all'interno di Palazzo Coppedè (foto di repertorio)

Sulla situazione di degrado di Palazzo Coppedè, divenuto rifugio per senza tetto intervengono gli ex amministratori Mario Ferrari e Claudio De Santi



PORTOFERRAIO — L'edificio noto come palazzo Coppedè di Portoferraio, negli ultimi giorni è diventato oggetto di discussione pubblica, non tanto per la sua importanza storica ed architettonica quanto per lo stato di degrado e per le storie di emergenza ed emarginazione sociale a cui è connesso. Sul finire dell'amministrazione Ferrari lo scorso anno il sindaco e l'allora assessore De Santi fecero un blitz contro il degrado, per mettere in risalto la necessità di risolvere il problema nei confronti dei futuri amministratori della città. Il palazzo storico è infatti luogo di rifugio di persone senza fissa dimora e, purtroppo, è stato anche scenario di una violenza contro una giovane donna. Per questo motivo Mario Ferrari e Claudio De Santi, rispettivamente ex sindaco ed ex assessore del Comune di Portoferraio, intervengono nuovamente sulla questione per sollecitare l'amministrazione Zini, esprimendo però dubbi sulla gestione del problema data la collocazione politica dell'attuale sindaco.

Mario Ferrari e Claudio De Santi

"Non era nostra intenzione intervenire, almeno per il momento, nella vita politico-amministrativa del Comune di Portoferraio, - spiegano Ferrari e De Santi - anche per i connotati di correttezza e di rispetto istituzionale che hanno contraddistinto l’operato e gli atteggiamenti del sindaco Angelo Zini nei primi mesi della sua legislatura. Non lo faremo neanche oggi, e lasciamo ad altri addirittura a sinistra dello schieramento politico (leggasi Rifondazione Comunista) qualsiasi tipo di critica nel merito dell’operato della compagine amministrativa di Cosmopoli Rinasce".

"Non possiamo però esimerci dal far notare proprio al sindaco Zini, firmatario unico di ben tre comunicati stampa, - proseguono Ferrari e De Santi - la presenza nel suo portafogli di una tessera del Pd che ci impone quantomeno cautela e qualche dubbio su come potrà essere gestita l’emergenza di Palazzo Coppedè. Una emergenza che noi in prima persona segnalammo a pochi giorni della fine della campagna elettorale, e non certo per accattivarci l’opinione pubblica visto che a quella tornata elettorale non abbiamo partecipato. Zini si chiede perché non ci abbia pensato l’amministrazione uscente nel corso del suo mandato a sistemare quella situazione?"

"Forse dimentica, - spiegano Ferrari e De Santi - come ben sanno non solo gli elbani visto che ne parlò anche la stampa nazionale, le azioni di sgombero non solo delle aree degradate della città ma anche dei rom, con un provvedimento adottato nel 2016 anche dagli altri primi cittadini dell’isola (ordinanza che - va ricordato - fu però revocata dalla Prefettura di Livorno, ndr). Ricordiamo al sindaco Zini che lo scorso mandato elettorale fu caratterizzato da uno strettissimo rapporto di collaborazione fra l’amministrazione comunale e le Forze dell’Ordine, con risultati più che apprezzabili i cui risultati sono stati toccati con mano dalla intera cittadinanza".

"L’azione dimostrativa di fine legislatura, - proseguono i due ex amministratori - dove la presenza delle stesse Forze dell’Ordine non sarebbe stata possibile a causa dell’imminente scadenza elettorale, era effettivamente un segnale ed un invito rivolto a chi avrebbe dovuto governare la città in futuro. Un invito, purtroppo, che non è stato accolto: il caso della donna nigeriana stuprata proprio a Palazzo Coppedè ne è la dimostrazione. Un caso, lo ripetiamo ancora una volta per concludere e soprattutto per non dimenticare, che è passato quasi inosservato ma che rappresenta un ulteriore avvertimento (speriamo non l’ultimo) su quelli che potrebbero essere i rischi per tutti i cittadini su certe situazioni di tolleranza di degrado sociale, igienico ed abitativo". 

"Sindaco Zini, i tavoli di confronto vanno bene, così come le risposte solidali, - concludono Ferrari e De Santi - ma per il bene della città costruisca prima possibile soprattutto risposte risolute a questo problema. Noi crediamo che con l'impegno e l'esperienza ci riuscirà".


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