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Attualità giovedì 10 ottobre 2019 ore 15:00

"Io non rischio", la buona protezione civile

Foto di repertorio

​Volontari della Pubblica Assistenza di Capoliveri e Protezione civile Novac saranno in piazza per promuovere buone pratiche di protezione civile



CAPOLIVERI — Il volontariato di protezione civile, le Istituzioni e il mondo della ricerca scientifica si impegnano insieme per comunicare sui rischi naturali che interessano il nostro Paese. Il 12 e 13 Ottobre volontari e volontarie di protezione civile allestiranno punti informativi “Io non rischio” nelle principali piazze italiane, per diffondere la cultura della prevenzione e sensibilizzare i propri concittadini sul rischio sismico, sul rischio alluvione e sul maremoto.

Quest’anno la campagna “Io non rischio”, giunta alla nona edizione, aprirà la prima “Settimana nazionale della protezione civile”, 7 giorni di eventi ed iniziative a livello nazionale e locale in cui i cittadini italiani potranno conoscere più da vicino il Servizio nazionale della protezione civile. Domenica 13, giornata internazionale per la riduzione dei disastri naturali dichiarata dall'Organizzazione delle Nazioni Unite, sarà proprio il Capo Dipartimento della protezione civile Angelo Borrelli a dare ufficialmente il via alla Settimana visitando alcune piazze della campagna “Io non rischio”.

Il cuore dell’iniziativa è il momento dell’incontro in piazza tra i volontari formati e la cittadinanza.

Domenica 13 Ottobre, in contemporanea con le altre città in tutta Italia, anche Capoliveri partecipa alla campagna “Io non rischio”. Per scoprire cosa ciascuno di noi può fare per ridurre il rischio alluvione, l’appuntamento è in piazza Matteotti dalle ore 9 alle ore 18 insieme ai volontari della Pubblica Assistenza di Capoliveri e Protezione Civile Novac.

"Sarà allestito un punto informativo nella piazza principale del paese – spiegano i volontari – per diffondere la culturali della prevenzione e sensibilizzare i cittadini sul rischio alluvione. Il cuore dell’iniziativa sarà proprio l’incontro con i cittadini. Saranno distribuiti dei vademecum sul come comportarsi in caso di alluvione, quali pratiche adottare quando si preannuncia l’ipotesi alluvione, ed altresì cosa fare durante e dopo il verificarsi di un evento alluvionale".

All’Elba è la prima volta che “Io non rischio” scenderà in piazza con i suoi gazebo. I paesi coinvolti saranno proprio Capoliveri, dove saranno presenti la Protezione Civile Novac e la Pubblica Assistenza Capoliveri e Portoferraio con i propri volontari. In questa manifestazione sarà presente anche la Regione Toscana attraverso un proprio funzionario incaricato.

"Il contatto diretto con i cittadini – proseguono i volontari - è fondamentale per informare e proprio per questo torneremo presto all’Elba, a Capoliveri, per un’altra importante iniziativa rivolta ai più giovani. Si tratta di Io non rischio – Scuola, una campagna di comunicazione rivolta soprattutto ai bambini per formarli da subito ad affrontare situazioni di emergenza come l’alluvione e non solo".

"L’attenzione verso questi fenomeni è aumentata negli anni, perché è cambiato il nostro clima – sottolinea l’assessore del Comune di Capoliveri Daniela Sapere - E’ chiaro che sempre più dovremo confrontarci con questi eventi climatici. L’informazione sulle buone pratiche da seguire in caso di alluvione, ma anche in altre situazioni di uguale gravità, è fondamentale. Anche questo è un dovere fondamentale delle istituzioni e Capoliveri anche in questa occasione c’è!" 

L’edizione 2019 coinvolge oltre 5.000 volontari e volontarie appartenenti a 750 realtà associative, tra sezioni locali delle organizzazioni nazionali di volontariato, gruppi comunali e associazioni locali di tutte le regioni d’Italia.

“Io non rischio” – campagna nata nel 2011 per sensibilizzare la popolazione sul rischio sismico – è promossa dal Dipartimento della Protezione Civile con Anpas-Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, Ingv-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e Reluis-Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica. 

L’inserimento del rischio maremoto e del rischio alluvione ha visto il coinvolgimento di Ispra-Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Ogs-Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, AiPo-Agenzia Interregionale per il fiume Po, Arpa Emilia-Romagna, Autorità di Bacino del fiume Arno, CamiLab-Università della Calabria, Fondazione Cima e Irpi-Istituto di ricerca per la Protezione idro-geologica.

Sul sito ufficiale della campagna, www.iononrischio.it, è possibile consultare i materiali informativi su cosa sapere e cosa fare prima, durante e dopo un terremoto, un maremoto o un’alluvione.


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