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Attualità martedì 03 marzo 2015 ore 15:38

Il sondaggio dice sì al "Teatro Cioni"

L'associazione Ilva Isola d'Elba commenta l'esito del sondaggio condotto da Tenews sull'intitolazione del teatro dei Vigilanti a Renato Cioni



PORTOFERRAIO — Sono stati pubblicati oggi i risultati del sondaggio promosso da Tenews, che ai suoi lettori aveva rivolto il quesito “Dedicare il teatro dei Vigilanti a Renato Cioni. Siete d’accordo?”. I voti sono stati oltre 300, i sì il 70% contro il 30% dei no. 

"Come avevamo previsto - esultano dall'associazione Ilva Isola d'Elba - la vittoria dei sì è stata schiacciante. Pur con i limiti insiti in ogni sondaggio, on line o meno, una verità emerge in modo indiscutibile: i Portoferraiesi, gli Elbani (o comunque le persone interessate alle vicende dell’Isola) amano Renato Cioni, gli sono grati e desiderano che il suo nome e la sua memoria vengano degnamente onorati dedicandogli il Teatro dei Vigilanti.

L’ipotesi ‘minima’ caldeggiata da Italia Nostra - spiegano dall'Ilva, in polemica con l'associazione che invece aveva proposto la soluzione "mista" - che avrebbe desiderato per il grande tenore elbano una pura e semplice targa commemorativa, è stata sonoramente bocciata, mentre la proposta di intitolazione fatta dal Comune di Portoferraio è stata promossa a pieni voti.

Ora ci auguriamo che Ferrari e Marini portino al più presto a compimento la loro lodevole iniziativa. Ci risulta che si siano espressi per il sì, anche fuori dall’Elba, numerosi appassionati di lirica, i quali non hanno dimenticato, nell’ambito della sua splendida carriera, le storiche edizioni della Tosca, della Traviata e della Norma di cui Cioni fu interprete rispettivamente con la Callas, con la Freni e con la Sutherland.

Rimane la delusione nei confronti di coloro i quali non hanno capito quanto giusto e nobile sia tale progetto. Al riguardo in giro per lo ‘Scoglio’ si respira un’aria di amarezza molto simile a quella che traspare dalle parole, affettuose e belle, rivolte idealmente a Renato Cioni da Gino Lupi: “Gigante della musica lo sei stato anche tu che hai calcato a lungo i teatri più prestigiosi del pianeta ma pare proprio che il tuo paese intenda non andare oltre una targhetta di marmo da appiccicare chissà dove”.

Per fortuna non andrà a finire così, visto che la tesi polemicamente riduttiva di Italia Nostra (e di pochi altri) è stata respinta dai più".


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