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Attualità mercoledì 22 gennaio 2020 ore 09:53

Pronto badante, il servizio si consolida

Foto di repertorio

Stanziati 3,3 milioni di euro per il 2020-2021. Il servizio si occupa di persone dai 65 anni in poi. Ecco le informazioni per accedere



FIRENZE — La Regione Toscana ha stanziato oltre 3 milioni di euro per proseguire il progetto Pronto badante per il 2020-21, avviato in via sperimentale nel 2015 e stabilizzato già dall'anno scorso. A stabilire la prosecuzione del Pronto Badante, una delibera presentata dall'assessore al diritto alla salute e al sociale Stefania Saccardi e approvata dalla giunta nella seduta di ieri. Delibera che per il biennio 2020-2021 destina al progetto risorse per 3,3 milioni di euro.

Obiettivo del progetto, come spiega la Regione in una nota, è sostenere la famiglia nel momento in cui si presenta la prima fase di fragilità dell'anziano, garantendole un adeguato punto di riferimento per avere informazioni sui percorsi socio-assistenziali presenti sul territorio e un sostegno economico per l'attivazione di un rapporto di assistenza familiare con una/un badante.

"La Toscana ha una popolazione sempre più anziana - è il commento dell'assessore Stefania Saccardi - e questo pone con crescente urgenza il problema dei bisogni degli anziani e delle loro famiglie. Come Regione, abbiamo cercato di dare risposte che rendano meno gravoso il peso della quotidianità, prevenendo l'isolamento e l'esclusione sociale degli anziani e delle famiglie che li assistono. Tra queste risposte, c'è il Pronto Badante, che dopo la positiva sperimentazione condotta dal 2015, lo scorso anno è stato stabilizzato e consolidato, e quest'anno vede un investimento ancora maggiore: dai 2,9 milioni del 2019-20, ai 3,3 del 2020-21".

Punti chiave del progetto sono:

- Sostegno alle persone anziane fragili e alla loro famiglia quando il disagio si manifesta nelle prime fasi del bisogno, in modo che possano contare su un aiuto concreto per reperire informazioni e assistenza. Un aiuto che si concretizza nella visita, entro massimo 48 ore, di un operatore autorizzato presso la residenza dell'anziano.

- Rafforzamento del modello di “presa in carico domiciliare” rivolto all’anziano in stato di difficoltà, per il supporto alla famiglia con interventi di qualità che si propongono di soddisfare bisogni (sociali, socio-assistenziali, socio-sanitari) che si rendano necessari nel periodo di valenza dell’intervento e successivamente a questo, per contrastare la solitudine delle persone anziane fragili e promuovere la socializzazione e l’integrazione sociale attraverso un welfare domiciliare e comunitario.

- Supporto e accompagnamento della persona anziana e/o della famiglia nel primo accesso ai servizi territoriali pubblici allo scopo di potenziare le forme di sostegno e l’autonomia delle persone anziane.

- Attivazione e sviluppo di una rete di protezione a supporto della famiglia e della persona anziana con il coinvolgimento del volontariato, dei soggetti del Terzo settore, comprensivo del raccordo e collaborazione con il sistema territoriale dei servizi pubblici.

- Modello innovativo di governance: il soggetto pubblico agisce attraverso il volontariato e la cooperazione sociale per erogare servizi e orientamento alle famiglie. Il sistema di rete messo in campo dal progetto tuttora in corso (approvato con Dgr 66/2019) coinvolge 278 soggetti  fra Associazioni di volontariato, Cooperative sociali, Associazioni di promozione sociale, Patronati, Altri soggetti onlus e Collaborazione con INPS per acquisizione e gestione dei libretti famiglia.

Il servizio è rivolto:

- alle persone anziane di età uguale o superiore a 65 anni, residenti in Toscana, che si trovano per la prima volta in un momento di difficoltà, fragilità o disagio e che non hanno già in atto un progetto di assistenza personalizzato (PAP) con i servizi territoriali.

Gli Enti del Terzo settore sono i gestori degli interventi per  i quali è previsto un bando rivolto alle associazioni di volontariato, cooperative sociali, enti di promozione sociale, patronati. Il progetto ha la copertura dell'intero territorio regionale (25 Zone distretto a seguito dell’accorpamento Bassa Val di Cecina – Val di Cornia - Elba); c'è una stretta integrazione e collaborazione tra le associazioni di volontariato e le cooperative sociali in tutti i territori e vede inoltre una stretta integrazione con i servizi territoriali pubblici, Centri per l’impiego.

Il progetto Pronto Badante è accessibile tramite il Numero Verde 800 59 33 88, attivo dal lunedì a venerdì dalle 8 alle 19,30 e il sabato dalle 8 alle 15, per segnalare il momento di difficoltà dell'anziano. Viene effettuata una visita domiciliare entro 48 ore dalla segnalazione al Numero Verde.

Avviene poi la “presa in carico domiciliare” per il supporto alla famiglia e all’anziano con interventi di qualità che si propongono di soddisfare bisogni (sociali, socio-assistenziali, socio-sanitari) che si rendano necessari nel periodo di valenza dell’intervento e successivamente a questo.

Viene erogato un contributo di 300 euro, una tantum, per coprire fino a un massimo di 30 ore di lavoro occasionale regolare di un assistente familiare, attraverso l’utilizzo del libretto famiglia.

E' previsto il tutoraggio in itinere e prima formazione “on the job” personalizzata, direttamente a casa dell'anziano, per aiutare la famiglia e l'assistente familiare nel periodo in cui viene attivato un primo rapporto di assistenza familiare

C'è l'attivazione e sviluppo di una rete di protezione a supporto della famiglia e della persona anziana con il coinvolgimento del volontariato, dei soggetti del Terzo settore e dei servizi territoriali pubblici.

E' inoltre disponibile un Numero Verde 800 59 33 88 (attivo il martedì dalle 14 alle 18) per consulenza in materia previdenziale e assistenziale effettuata da Patronato Acli.

I risultati del progetto Pronto Badante Toscana 2019-2020 (1° anno di stabilizzazione dal 25/03/2019 al 24/03/2020) – progetto tuttora in corso di attività:

dati al 31 dicembre 2019

- oltre 10.000 telefonate arrivate al Numero Verde;

- più di 5.200 visite effettuate a casa dell’anziano;

- oltre 3.100 libretti famiglia erogati.


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