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Attualità mercoledì 26 luglio 2017 ore 18:15

​Diario di bordo di Vele Spiegate

Il quarto campo, dell'iniziativa di Legambiente e Diversamente Marinai, dai defini di Capraia alla bellezza della Punta della Madonna



MARCIANA MARINA — Il quarto campo di volontariato di Vele Spiegate, la campagna di pulizia delle piccole spiagge dell’Arcipelago Toscano e censimento del marine litter realizzata da Legambiente e Diversamente Marinai con il cofinanziamento del Parco nazionale, il patrocinio di Enea, Regione Toscana e Università di Siena e il sostegno dei main partner Acqua dell'Elba e Novamont e dei partner Esa, Esaom Cesa, Moby, Traghetti Lines e Associazione Albergatori Isola d'Elba, è iniziato dopo una meticolosa preparazione del Gwaihir per affrontare la lunga traversata da Portoferraio a Capraia, che è stata l'occasione per svolgere un intensa attività di censimento di marine litter e che è stata ripagata lungo la navigazione dall'emozionante apparizione, in lontananza, di un gruppo di cetacei e poi, all'arrivo, dalla visione della splendida Capraia, arroccata sul suo bastione di roccia vulcanica. Scortati dalla Capitaneria di Porto, fino al Seno della Perrucca, i giovanissimi volontari hanno vissuto una magnifica avventura, navigando nel mare protetto di un'isola che presenta colori e sorprese diverse ad ogni caletta e punta. Nonostante fosse stata fatta una pulizia delle spiaggette di Capraia in primavera, i volontari di Legambiente hanno raccolto e catalogato diversi rifiuti, ma poi sono dovuti ritornare in fretta all’Elba perché il tempo non prometteva niente di buono.

Il giorno dopo i volontari si sono dedicati alla pulizia della spiaggia della Lamaia, un’insenatura sabbiosa  semisconosciuta al confine tra i Comuni di Marciana e Portoferraio, e un ragazzo spiega: «Ci siamo stupiti che la gente ci abbia aiutato a raccogliere i rifiuti». Una ragazza aggiunge: «Abbiamo tolto dalla spiaggia e dal canneto in tutto 49,7 kg di rifiuti, in gran parte già accatastati, ci hanno detto a Legambiente Arcipelago Toscano da altri volontari elbani che li avevano già segnalati in attesa che arrivassimo noi di Vele Spiegate. Tra questi rifiuti c'era un parabordo molto malconcio, fusti per fortuna vuoti di materiali corrosivi cassette in plastica e... una bottiglia con un messaggio!» Poi apnea vicino a riva con ripescaggio di frammenti di plastica.

I volontari di Vele Spiegate hanno ripulito anche la vicina spiaggia gemella del Porticciolo, interamente nel Comune di Marciana. Anche qui, in pochi metri di arenile, il bottino di rifiuti è stato cospicuo: 33.67 kg, molti dei quali erano già raccolti da escursionisti e bagnanti, I volontari si sono dedicati al censimento del beach litter, i rifiuti spiaggiati, e una di loro sottolinea: «Probabilmente, anche da quel che ci ha raccontato la nostra capitana Simona sui tre campi precedenti, Lamaia e il Porticciolo sono le spiagge più sporche che ha trovato finora Vele Spiegate. E’ un vero peccato, perché sono davvero molto belle e selvagge. Probabilmente i rifiuti sono portati qui dal gioco delle correnti, ma, da quanto abbiamo visto, contribuiscono anche i turisti e le barche ancorate, che invece di riportarsi a casa o a bordo i rifiuti li lasciano sulla spiaggia o li buttano in mare». Un altro ragazzo aggiunge: «E’ un po’ strano: non si capisce perché se uno arriva con un pesante zaino pieno di cibo, poi non può riportarsi indietro gli imballaggi che pesano molto meno. Ora queste due spiaggette sono pulite, speriamo che serva a capire che non bisogna abbandonare i rifiuti, soprattutto in posti così belli».

Legambiente, anche con i suoi dossier “Mare in Gabbia”, chiede da anni la periodica pulizia della Lamaia e del Porticciolo e una migliore segnalazione della magnifica rete di sentieri che porta a queste spiagge.

Poi il Gwaihir ha fatto nuovamente rotta verso Marciana Marina per l’escursione trekking prevista per ogni campo velico. Ragazzi stanchi e non proprio ben disposti ad affrontare il ripido sentiero che dalla spiaggia della Fenicia porta verso la Cala, un percorso riaperto dall'associazione Michele Cavaliere e poi manutenuto da gruppi locali e dal Comune di Marciana Marina, anche se ora il sentiero avrebbe bisogno di nuovi interventi di ripristino degli arredi e del completamento delle bacheche informative, desolatamente vuote. Ma,arrivati alla fine della salita e percorso un altro breve sentiero, ragazze e ragazzi sono ammutoliti di fronte allo spettacolo del sole calante sul panorama che si apriva davanti alla Punta della Madonna, un bastione di calcare bianco a picco sul mare trasparente della Ripa Barata, da dove lo sguardo spaziava dalla Caletta alla Cala e fino alla punta di Sant'Andrea e poi, in lontananza nella foschia, la Capraia, che più che vedere si intuiva. Dietro le spalle l'Enfola dorata dalla luce del sole e tutta la costa di nord-ovest dell'Elba, fino al Cavo, e poi il continente. «È uno dei posti più belli del mondo», ha detto piano una ragazza, poi è calato un ammirato silenzio di fronte all'immenso spettacolo della natura.

La costa che ha lasciato senza fiato i ragazzi di Vele Spiegate è quella dove la precedente amministrazione comunale di Marciana Marina voleva costruire una nuova strada carrabile, contro la quale si è fortemente opposta Legambiente. Una battaglia che ottenne l'appoggio del Parco nazionale dell'Arcipelago toscano e della Regione Toscana, che bocciarono il progetto. Di fronte al no di Parco e Regione il Comune fece ricorso al Consiglio dei Ministri, ma il Governo di Mario Monti confermò che la strada violava il Piano del Parco e le direttive europee Habitat e uccelli. Il progetto, a lungo contestato, è rimasto quindi solo sulla carta.

Il giorno dopo, prima di intraprendere la via del ritorno verso Portoferraio, il Gwaihir , ha fatto rotta sulla spiaggia dello Schioppo, a Marciana Marina, un’insenatura a prima vista pulita ma dove sono stati raccolti diversi Kg di rifiuti.

La spiaggia dello Schioppo è raggiungibile con una scalinata che, dalla strada provinciale da Marciana Marina a Procchio si inoltra tra pini e lecci, fino a raggiungere questo gioiello appartato di piccoli ciottoli, basta non farsi scoraggiare dal cartello proprietà privata. Da questa spiaggetta partiva anche un altro sentiero che la congiungeva alla costa di Remontò – o Cote Tonda - ma la parte iniziale del percorso è crollata da anni e, nonostante i dossier “Mare in Gabbia” di Legambiente Arcipelago Toscano non è stata ripristinata. Così la costa di Remontò è di fatto privatizzata e negli anni passati gli ambientalisti e turisti e cittadini hanno più volte denunciato tentativi di scacciare bagnanti da piccole spiagge, scogliere e passeggiate lungo costa che qualcuno considera di sua esclusiva proprietà. Legambiente ricorda che una sentenza della Corte Costituzionale del 2001 ha stabilito in maniera definitiva, che tutte le spiagge si debbono poter raggiungere liberamente.

I Volontari hanno ripulito anche la spiaggetta della Pinetina, tra L’Enfola e il Viticcio, trovando pochi rifiuti anche grazie alle periodiche pulizie di quel tratto di costa fatte dagli Amici dell’Enfola. Ma questa splendida spiaggetta che si apre a poche decine di metri in linea d’aria dalla sede del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano ha riservato una brutta sorpresa ai ragazzi del Cigno Verde: un motore entrobordo sotterrato tra i sassi della spiaggetta che è stato prontamente segnalato all’Elbana servizi ambientali (ESA)


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