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Attualità giovedì 28 maggio 2015 ore 18:39

Conti in ordine, Porto Azzurro si salva

Le sezioni riunite della Corte dei Conti nazionale ha dato ragione all'amministrazione longonese che così vede allontanarsi lo spettro del commissario



PORTO AZZURRO — Ogni tanto una buona notizia. E buona lo è davvero per Porto Azzurro e tutti i suoi abitanti che da ieri possono ricominciare a respirare dopo averlo trattenuto il fiato aspettando la decisione della Corte dei Conti.

Una decisione che giunge insperata dato che le sezioni riunite dell'organo nazionale hanno sconfessato la delegazione regionale accogliendo il ricorso del sindaco Simoni e rinviando tutto ancora a Firenze ma allontanando il pericolo di un commissariamento che avrebbe ingessato per cinque anni l'amministrazione alzando al massimo le tasse.

Nel Marzo scorso infatti la Corte dei Conti regionale riteneva inammissibile (per alcuni vizi sostanziali) il piano di rientro del debito che il Comune aveva con Esa, un piano che non era stato quindi nemmeno analizzato nel dettaglio. Contro quella decisione Simoni ha fatto ricorso e lo ha vinto costringendo adesso la Corte fiorentina ad esaminare un nuovo piano di rientro aggiornato.

E sono proprio gli aggiornamenti che fanno ben sperare perchè nel frattempo la situazione con Esa è stata appianata accendendo un mutuo trentennale da 90mila euro l'anno con la Cassa depositi e prestiti ma, soprattutto, entreranno nelle casse comunali 800mila euro nei prossimi cinque anni per le royalties arretrate (che adesso si chiamano indennità di disagio ambientale) e 140mila euro l'anno per sempre per quelle future. 

Abbastanza quindi da coprire il debito e poter allentare, se pur di poco, la cinghia.

"Se l'anno scorso - dichiara un soddisfatto sindaco Simoni - abbiamo dovuto dichiarare il dissesto finanziario (poi non concretizzatosi per gli effetti del SalvaRoma, ndr) ora possiamo dire che le cose vanno meglio e si vede la luce in fondo al tunnel".

"Devo ringraziare - continua Simoni - la mia squadra di giunta, i consiglieri di maggioranza e quelli di minoranza che pur nel loro ruolo non hanno mai speculato su questa vicenda e anzi hanno lavorato per il bene del paese. Così come tutti i dipendenti del Comune e i cittadini che hanno compreso i sacrifici necessari".

Il consuntivo 2014 si chiude con un leggero miglioramento rispetto al 2013 "Ma non possiamo cantare vittoria. Questo è un piccolo passo se pure incoraggiante. La strada per uscire definitivamente dalla crisi è lunga ma dobbiamo continuare così e magari a fine mandato non sarò ricordato come il sindaco che non ha mai fatto i fuochi ma come quello che ha lasciato il Comune con i conti in ordine".


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