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Attualità lunedì 10 febbraio 2020 ore 14:51

Casa acqua pubblica, "Ecco perché non funziona"

Andrea Gelsi

Il sindaco di Capoliveri Andrea Gelsi spiega ai cittadini le motivazioni per le quai la Casa dell'acqua pubblica non è mai entrata in funzione



CAPOLIVERI — “Leggo dai giornali locali dell’intervento di un nostro concittadino sul tema del distributore di acqua potabile denominato 'Casa dell’Acqua' che fu fortemente voluto dalla precedente amministrazione comunale di cui facevo parte, ma che purtroppo, non è mai stato reso fruibile alla nostra comunità. In questa sede dunque, onde evitare fraintendimenti e strane congetture, neppur tanto velatamente espresse dal nostro concittadino, ritengo doveroso ripercorrere le tappe di questa vicenda che ha visto impegnato il Comune in una serie continua di atti al fine di rendere fruibile un servizio che è sempre stato considerato di grande utilità per la comunità locale, mai entrato in funzione", si apre così una nota del sindaco di Capoliveri, Andrea Gelsi, che spiega ai cittadini i motivi per i quali la Casa dell'acqua pubblica non è mai entrata in funzione.

"L’iter - spiega Gelsi - ha avuto inizio nel novembre del 2016 quando l’amministrazione comunale con la delibera di giunta n. 291 dette mandato all’ufficio tecnico di avviare l’iniziativa denominata Casa dell’Acqua pubblica con la quale si prevedeva l’istallazione di n. 1 distributore automatico di acqua potabile liscia e gassata sul territorio comunale nel parcheggio sito in località Santa Petronilla/Viale Australia, via d’ingresso a Capoliveri. In breve, dunque, l’iter fu avviato e a seguito di gara pubblica fu individuato l’operatore economico che avrebbe dovuto procedere all’installazione del distributore di acqua potabile: la società Doch srl. In seguito furono rilasciate dall’ente tutte le autorizzazioni per la realizzazione e l’installazione della Casa dell’Acqua che effettivamente fu realizzata dalla ditta incaricata di svolgere il servizio, ma che purtroppo mai è entrata in funzione".

"Causa di ciò la qualità delle acque. - prosegue il sindaco di Capoliveri - Più nel dettaglio, nel periodo precedente l’installazione del distributore di acqua pubblica, le analisi sulle acque della condotta idrica avevano dato risultati positivi: la qualità dell’acqua risultava perfettamente nei parametri per la sua commercializzazione. Le analisi furono condotte nel periodo invernale e primaverile. Giunti, però, al momento dell’attivazione del servizio, quando la Casa dell’Acqua era già stata installata, le nuove analisi, effettuate ad inizio della stagione turistica, in concomitanza con l’imminente apertura della Casa dell’Acqua pubblica, rivelarono parametri dell’acqua non più conformi, impedendo ciò l’attivazione del servizio stesso. Le ultime analisi condotte sulla qualità delle acque avevano rivelato, infatti, che l’impianto attivato non era sufficiente a rendere potabile l’acqua delle condotta pubblica, e quindi a rendere commerciabile l’acqua che avrebbe dovuto essere erogata sul territorio di Capoliveri". 

"L’acqua distribuita sul territorio comunale capoliverese era qualitativamente diversa, o meglio dire, inferiore, - spiega Gelsi - rispetto a quella erogata negli altri sei comuni dell’Isola: per renderla commerciabile sarebbe stato necessario un impianto addirittura simile a quello di un dissalatore!"

"Per queste ragioni - prosegue Gelsi - il Comune di Capoliveri ha sollecitato da subito la ditta aggiudicatrice della gara a dare corso a quanto contenuto nella convenzione sottoscritta con l’ente ovvero a 'garantire un intervento tecnico tempestivo per risolvere la problematica' o in alternativa 'a smantellare la struttura e ripristinare lo stato dei luoghi' cosa che, nonostante i ripetuti solleciti, non è mai avvenuta. Ne è nato un contenzioso e ad oggi è in corso il procedimento per la rimozione dell’impianto della Casa dell’Acqua pubblica mai entrato in funzione ed al ripristino dei luoghi".

"Nessun costo per la popolazione, - aggiunge Gelsi - ma un lavoro continuo dei nostri uffici per rendere operativo un servizio che sarebbe stato utile a tutti e che nell’intenzione dell’amministrazione doveva costituire un contributo ecologico e sociale per l’intera comunità di Capoliveri, basti pensare all’importante riduzione della produzione di plastica sul nostro territorio ed al costo stesso dell’acqua erogata dal distributore pubblico, che se fosse entrato in servizio, sarebbe stato di soli  0.05 euro a litro, con un risparmio enorme per la famiglie della nostra comunità locale. Così non è stato, ma non per nostra inerzia o volontà".

"Ciò nonostante - conclude Gelsi - il Comune di Capoliveri non rinuncerà ad un servizio che ritengo utilissimo per il nostro paese e a breve ripartiremo individuando soluzioni alternative e altrettanto vantaggiose per tutti i cittadini”.


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