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Cronaca martedì 14 febbraio 2017 ore 18:03

Guardrail nuovo ma il pericolo resta

Il guardrail dove perse la vita la giovane Ambra Ghidini è stato sostituito senza eliminare il pericolo per i motociclisti



CAMPO NELL'ELBA — Quando l'esperienza non muove le coscienze. E' questa la targa che andrebbe posta sul nuovo guard rail che costeggia la strada provinciale in località La Foce a Marina di Campo, nel punto esatto dove perse la vita, il giorno di ferragosto, Ambra Ghidini.

Invece in quel preciso punto della curva che vira a sinistra, dove la 22enne originaria di Orzinuovi rimase incastrata fra il paletto del guard rail e la sua Kawasaki bianca, c'è una targa che ne ricorda la breve vita, alcuni messaggi lasciati dai suoi amici assicurati con fil di ferro e catene e un mazzo di fiori.

Pochi giorni fa, alla fine di gennaio, gli operai incaricati dalla Provincia hanno rimosso il guard rail danneggiato dall'incidente dello scorso agosto e lo hanno sostituito con una nuova, luccicante, striscia di metallo tale e quale alla precedente. Anzi, in alcuni punti, più alta dall'asfalto fino a raggiungere un'altezza di 57 centimetri.

Fu proprio quello spazio fra la strada e il metallo, così ampio da accogliere Ambra e la sua moto in un abbraccio fatale, la causa della morte della ragazza al punto che due squadre di vigili del fuoco dovettero intervenire per disincagliare il corpo senza vita dalle lamiere.

Quello di Ambra Ghidini è stato il caso più grave ma in quel punto sono molti gli incidenti, per fortuna più lievi, finiti nel referto delle cronache e puntualmente l'assenza di una barriera più bassa rappresenta un pericolo aggiuntivo per la sicurezza di motocilisti e scooteristi.

Sarebbe stato quella, al momento della sostituzione del guard rail, l'occasione per aggiungere un grado di sicurezza in un punto notoriamente pericoloso. Siamo sicuri che la catalogazione della strada preveda quel tipo di guard rail e che niente di illegittimo sia stato fatto ma ciò non esime dal dovere di un pensiero supplementare nel rispetto del ricordo di una vita troppo presto interrotta.

Una spesa di poche migliaia di euro per una barriera in plastica (le associazioni di motociclisti nel chiedono l'implementazione obbligatoria da anni, tipo questa) potrebbe salvare delle vite e potrebbe impedire che il prossimo ferragosto sia nuovamente macchiato di sangue.

Luca Lunedì
© Riproduzione riservata


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