Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 20:13 METEO:PORTOFERRAIO12°17°  QuiNews.net
Qui News elba, Cronaca, Sport, Notizie Locali elba
giovedì 25 aprile 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
25 Aprile: da Schlein a Calenda, le voci del corteo di Milano

Politica giovedì 04 giugno 2020 ore 17:45

Comune unico, l'opinione della Fondazione Elba

Marco Mantovani, presidente della Fondazione Isola d'Elba onlus

Il presidente Marco Mantovani entra nel dibattito sulla unione amministrativa dell'Elba. "Serve un progetto di sviluppo condiviso tra le generazioni."



CAMPO NELL'ELBA — Semplificazione amministrativa dell'isola d'Elba, Comune unico e necessità che l'isola riesca a darsi un'organizzazione per affrontare unita le sfide del presente e del futuro. Si tratta di un dibattito che da giorni trova spazio su QUInews Elba e che vuole dare parola a più punti di vista possibili, vista la complessità dell'argomento. 

Un tema già affrontato con il referendum del 2013 per l'istituzione del Comune unico dell'Elba che a quel tempo ha dato esito negativo con il voto contrario della maggioranza dei votanti che si sono espressi nelle urne.

Recentemente la Fondazione Isola d'Elba onlus è intervenuta con la proposta di aprire al turismo da diporto l'isola di Pianosa per valorizzarla ma è anche tornata sulla necessità di una unità amministrativa dell'Elba un tema sul quale come detto si è riacceso il dibattito nell'isola.

A questo proposito abbiamo quindi intervistato Marco Mantovani, presidente della Fondazione Isola d'Elba onlus e della Locman SpA un marchio internazionale del "Made in Italy" che spesso affianca la propria immagine a quella dell'Elba.

Presidente su QUInews Elba è nato un dibattito sul Comune unico, tema spesso evocato nei vostri interventi, quale è la posizione della Fondazione in merito al futuro dell'Elba?

“Il nostro ultimo comunicato aveva due intenti: uno era ricordare quanto sia importante l'unità amministrativa dell'Elba per fare qualunque cosa, l'altro era cercare di far fruire Pianosa anche dal diportismo privato in un momento in cui a causa del Covid fare gite su una sola barca che porta tante persone insieme, secondo noi, non è il modo migliore di valorizzare Pianosa e comunque non può essere l'unico. Permettere l'accesso alle imbarcazioni private a Pianosa potrebbe avere un richiamo mondiale e sarebbe un modo per fruire di uno dei gioielli naturalistici che abbiamo e che richiamano un certo tipo di turismo nel rispetto comunque della sua natura. Riguardo al Comune unico, al quale sono andate le maggiori attenzioni - evidenzia Mantovani - ricordo che la Fondazione Elba è partecipata nel suo Consiglio dalle principali associazioni di categoria - io stesso in qualche modo rappresento Confindustria – e da tempo la Fondazione cerca di portare i sindaci a discutere su una semplificazione amministrativa. Il nostro impegno su questo tema è sempre stato e continuerà ad essere costante”.

Nei giorni scorsi però è arrivata a sorpresa la notizia che è stata depositata in Consiglio regionale una proposta di legge di iniziativa popolare da parte di un gruppo di imprenditori, fra i quali ci sono anche alcuni soci della Fondazione, cosa ne pensa?

“Temo sui tempi di questa proposta di legge. E' stata presentata a nostra insaputa, firmata anche da una persona che è nel nostro Consiglio di amministrazione ma che ci ha informato subito dopo aver firmato, spiegando che si trattava di una iniziativa che voleva portare avanti di un imprenditore di un associazione di categoria. Sul tema sicuramente siamo tutti favorevoli, tutti puntiamo alla semplificazione del Comune unico ma forse sarebbe stato meglio fare qualcosa di più coordinato ed in tempi diversi. In questa fase sia per i tempi della politica con il rinnovo del Consiglio regionale sia perché uscendo da un'emergenza le attenzioni devono essere più concentrate su quello che si può fare subito. Io sono convinto che il progetto di semplificazione amministrativa dell'isola sia estremamente importante. Prima si fa meglio è ma deve essere un progetto ben costruito. Meglio impiegarci qualche mese in più ma dobbiamo coinvolgere davvero tutta l'isola, tutte le forze in campo e soprattutto in primo luogo i sindaci che sono stati democraticamente eletti.  Il compito della Fondazione non è quello di fare politica ma quello di portare sul tavolo della politica i problemi dell'Elba e cercare di dare una mano per risolverli. Il dibattito sul Comune unico è essenziale, noi ci crediamo, rimaniamo favorevoli verso chiunque lo porti avanti; mi auguro davvero che si possa fare in un clima di condivisione e che tutti i sindaci si siedano ad un tavolo di discussione per trovare il modo migliore per amministrare l'isola perché, a mio avviso, il modo attuale non funziona". 

Riguardo alla semplificazione amministrativa e agli intenti di unità cosa ne pensa della proposta di una comunità isolana, un ente intermedio, proposto dal vicesindaco di Capoliveri Barbetti?

“E' interessante. Io credo che tutte le proposte meritino attenzione. Secondo me Barbetti su alcuni punti dice cose molto condivisibili ma il tema è talmente delicato e importante e coinvolge davvero tutta l'isola. Sappiamo che la posizione delle associazioni di categoria e delle imprese è chiara e parla di Comune unico. Ci rendiamo però conto che ci sono tante altre facce della medaglia che è giusto portare al tavolo e farle dialogare. Un referendum c'è già stato, adesso bisogna fare le cose in modo che dia all'Elba la possibilità di decidere come 'Elba' a livello comprensoriale. Se continuiamo ad essere divisi possiamo decidere ognuno per una piccola parte ma lasciamo la gestione complessiva del nostro territorio ad altri oppure, come adesso, la lasciamo in totale abbandono”.

Un limite importante del referendum del 2013 fu la scarsa partecipazione al dibattito da parte dei cittadini, quale pensa sia oggi il modo per coinvolgerli maggiormente?

“Ciò che aiuterà è il tempo, così come è avvenuto in passato. Quando ero un ragazzo c'era competizione e rivalità fra i ragazzi dei vari Comuni, oggi, a distanza di qualche decennio, mio figlio ride sul fatto che ci fossero questo tipo di divisioni. Siamo elbani e la generazione che sta arrivando e che è già arrivata ha una visione completamente diversa della gestione della cosa pubblica e della necessità di fare sistema rispetto alle generazioni passate. Noi abbiamo bisogno di elementi di coesione per comprendere che l'aeroporto non è di Campo nell'Elba ma è di tutta l'isola, l'ospedale è di tutta l'isola, la viabilità è di tutta l'isola, la promozione è di tutta l'isola. Dobbiamo fare in modo di valorizzare il brand Elba e l'identità elbana per essere riconoscibili in tutto il mondo perché l'Elba è una realtà di marketing proprio perché è una destinazione turistica e, a mio avviso, deve essere una destinazione da sogno per poterci vivere e non solo per poterci venire in vacanza. Deve avere un marchio proprio che all'interno del marchio Italia e del marchio Toscana abbia una sua identificazione precisa. Promuovere singolarmente i piccoli Comuni dell'isola è perdente. Noi tutti dobbiamo diffondere "la ricchezza" della nostra isola partendo dal basso e coinvolgendo in un progetto di sviluppo tutte le generazioni. Le più adulte sono quelle più difficili da coinvolgere ma le giovani sono più sensibili perché hanno più spinta per una speranza di futuro e di crescita professionale. I giovani hanno chiaro che il futuro è nell'unità amministrativa dell'isola mantenendo le specificità e dando voce ai territori che comunque dovranno avere un referente, magari ad esempio con un vicesindaco per ogni municipio".

In conclusione cosa ne pensa della richiesta al presidente del Consiglio regionale Giani del Comitato “Elba in Comune” di accelerare i tempi per chiedere la discussione in aula della proposta di legge per il referendum sul Comune unico?

"Secondo me tutte le iniziative che vanno verso l'unità e la semplificazione amministrativa dell'Elba sono meritevoli di attenzione ma temo che questo tipo di iniziativa sia arrivata in tempi in cui non sarà facile che il Consiglio dia risposte in velocità. Noi della Fondazione Isola d'Elba, ripeto, non facciamo politica, siamo spettatori e ci auguriamo pertanto che quanto prima tutte le forze sociali dell'isola, a partire dei sindaci, abbiamo la possibilità di confrontarsi su questo tema. Mi sembra che i modi e i tempi del Comitato “Elba in Comune” non siano quelli più favorevoli. Noi ci auguriamo pertanto che veramente si individui un percorso per far maturare in modo positivo l'idea dell'Elba unita e che questa idea sia suffragata positivamente da una consultazione popolare. Un'altra sconfitta al voto, in un secondo referendum, credo che sarebbe una pessima ipoteca per il futuro dei nostri figli”.

Valentina Caffieri
© Riproduzione riservata


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno
L'articolo di ieri più letto
Sono sette le ragazze che hanno superato la prima preselezione del concorso che si è svolta a Porto Azzurro
Offerte lavoro Toscana Programmazione Cinema Farmacie di turno

Qui Blog di Nicola Belcari

QUI Condoglianze



Ultimi articoli Vedi tutti

Cronaca

Attualità

Cronaca

Politica