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Cultura martedì 20 maggio 2014 ore 16:12

Un "pezzetto" di Elba al Salone del Libro di Torino

Alvaro Caludi

Il successo dello chef Alvaro Claudi con "A tavola con l'Imperatore"



ISOLA D'ELBA — C’era anche un pezzetto di Elba al Salone del libro di Torino, evento di portata internazionale che si è svolto nel capoluogo piemontese dall’8 al 12 maggio nel complesso fieristico del Lingotto. I protagonisti sono stati, perfettamente in linea con gli eventi del bicentenario, Napoleone Bonaparte e la gastronomia elbana. 77 ricette napoleoniche  raccolte da Alvaro Claudi, chef ormai elbano a tutti gli effetti, in un interessante volume dal titolo “A tavola con l’imperatore”.

Tutto è nato da un quaderno manoscritto, appartenuto al notabile dottor Pasquale Squarci, ritrovato dall’autore tra gli scaffali di un rigattiere. 

“A tavola con l’imperatore” è una panoramica su come si cucinava e cosa si cucinava agli inizi dell’ottocento, quando l’empereur arrivò sull’isola: antiche ricette della tradizione toscana ed elbana - tradotte, commentate e adattate - di un tempo in cui si preparava tutto
in casa, quando con pochi e poveri ingredienti reperiti con le proprie forze si riuscivano a realizzare piatti di tutti i tipi, dai primi ai secondi, passando per liquori, biscotti e caramelle. Nella cornice dell’Arena Piemonte, spazio del padiglione 1 dedicato ai convegni, l’autore
ha raccontato al pubblico del salone di ingredienti e preparazioni ormai dimenticati e di quanto la gastronomia possa essere legata al patrimonio artistico-culturale di un popolo.

La ricetta del Cappon di Galera – piatto da marinai a base di palamita, tonnina, acciughe e biscotto di pane - è diventata per esempio lo spunto per una digressione sul palazzo della Biscotteria, attuale sede del municipio di Portoferraio, all’epoca forno in cui venivano prodotti appunto gallette e “biscotti” di pane. 

Un vero e proprio ritratto storico della cucina degli isolani che vivevano l’Elba del diciannovesimo secolo quello di Alvaro Claudi, accolto con interesse e partecipazione dagli intervenuti - addetti ai lavori e semplici spettatori - alla presentazione di “A tavola con l’imperatore”. L’autore ha sottolineato come il salone internazionale del libro di Torino sia stato una vetrina importante soprattutto per l’Isola d’Elba e per i suoi abitanti che
spesso non sono purtroppo consapevoli della grandezza della loro tradizione culinaria: riscoprirla e promuoverla dovrebbe essere uno degli elementi cardine del rilancio turistico del territorio di cui tanto si parla in questo periodo.

L’impiego di ingredienti e preparazioni non semplicemente provenienti dal mare, ma espressione della nostra cultura alimentare, potrebbe fattivamente contribuire a rendere l’Isola d’Elba meta non solo di turismo estivo di massa, ma anche di turismo enogastronomico di qualità.


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