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Attualità giovedì 17 agosto 2017 ore 11:30

Tartarughine, l'appello del Parco Nazionale

una tartarughina fotografata in mare

Il presidente Sammuri: "Diportisti e bagnanti potrebbero avvistarle o incontrarle in mare: li invito a lasciarle in natura"



PORTOFERRAIO — Il Parco Nazionale Arcipelago Toscano segue con attenzione il lieto evento che ha portato alla schiusa di numerose uova deposte dalla grande tartaruga Federica, una Caretta caretta che ha scelto Marina di Campo per nidificare. Tutti quanti hanno potuto seguire in diretta le immagini trasmesse dalla telecamera piazzata dall’Ente sul nido e il tam tam sulla stampa e sui social è stato fortissimo. Ovunque si parla con apprezzamento di questa storia a lieto fine. L’impegno dei volontari e dei collaboratori ha garantito che il primo viaggio verso il mare fosse il più sicuro possibile e tutto si è svolto e si sta svolgendo al meglio. “ I neonati ora se la dovranno vedere con il grande mondo marino che nasconde incognite e pericoli naturali ma non meno pericoli legati alla forte frequentazione turistica di questo periodo della fascia costiera - ha affermato il presidente del Parco, Giampiero Sammuri  -  per questo invitiamo tutti coloro che frequentano le aree costiere circostanti il golfo di Marina di Campo a prestare attenzione. Potrà essere possibile avvistare e rinvenire esemplari un po’ smarriti che si aggirano tra le barche e vi potrebbero essere anche soggetti facilmente accessibili. E’ importante favorire l’incolumità delle piccole tartarughe evitando comportamenti che possono nuocere alla loro sopravvivenza e lasciarle in natura.”

Nei giorni a venire, il gruppo dei volontari sarà ancora presente sul sito di nidificazione perchè gli esperti dovranno ora affrontare le indagini scientifiche sui resti della covata per acquisire informazioni importanti di carattere genetico ed ecologico per poter meglio tutelare la popolazione mediterranea. In caso di rinvenimento di esemplari in difficoltà si può contattare Legambiente Arcipelago Toscano o ARPAT che potranno recuperare i soggetti eventualmente a rischio. 


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